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Ben Ryé Donnafugata: il figlio del vento di Pantelleria

L’obiettivo è quello di offrire le migliori espressioni della Sicilia e, con il Ben Ryé, Donnafugata ha fatto proprio centro.

Ben Ryé Donnafugata: il figlio del vento di Pantelleria

A Pantelleria terrazze di piccole dimensioni ospitano le uve Zibibbo coltivate ad alberello pantesco, metodo così singolare e creativo da diventare Patrimonio dell’Umanità nel 2006. 

Ben Ryé significa in arabo “figlio del vento”, Donnafugata ha donato al suo passito un’espressione che raccontasse al meglio il vento che accarezza i grappoli in vigna.

Prodotto dal 1989, quando l'azienda approda sull’isola e inizia a coltivare lo Zibibbo sui tipici terrazzamenti, il Ben Ryé è un Passito di Pantelleria DOC, eccezionale nelle vesti di vino da dessert e intenso come vino da meditazione.

Raccolta e vinificazione del Ben Ryé

Innovazione e sostenibilità si sono fatte strada nel tempo per ridurre al minimo l’impatto ambientale. La biodiversità è l'altro punto su cui Donnafugata ha costruito il potenziamento delle varietà autoctone, innalzandone l’identità: lo Zibibbo è presente a Pantelleria in 33 biotipi diversi.

La raccolta delle uve destinate alla produzione del Ben Ryé avviene già dopo la prima metà di agosto, nei 68 ettari di terreni coltivati. Una volta selezionate, le uve sono disposte per l’appassimento naturale favorito dalla benedizione del sole e del vento isolani. In tre o quattro settimane zuccheri e aromi si concentrano negli acini, che nel frattempo hanno perso la maggior parte dell’acqua.

Nella raccolta di settembre si produce invece il mosto, al quale viene aggiunta più volte l’uva passa, artista di quella traccia di dolcezza e aromaticità tipica dei passiti siciliani. Infine, la fermentazione, che ha luogo in acciaio a temperatura controllata con successivo affinamento in vasca e poi in bottiglia.

Passito di Pantelleria Donnafugata: bere il Ben Ryé

Ben Ryé Donnafugata è un eterno giovane, può invecchiare anche più di trent’anni (ne esistono bottiglie storiche dal rarissimo valore).

È ambrato, complesso nel bouquet di frutta, persistente nel piacere. Tra i suoi abbinamenti migliori ci sono cioccolato e dolci della pasticceria siciliana. Ma Ben Ryé è un vino articolato, che si esalta con piatti all’altezza delle sue prestazioni, aggiungendo così alla lista dei migliori pietanze prelibate come formaggi erborinati, fois gras e anatra caramellata.

La particolare gradevolezza permette di sorseggiare il Ben Ryé anche in solitudine, le sue doti da vino da meditazione sono apprezzate da chiunque abbia avuto modo di notarle: dolcezza, freschezza e profumi inebrianti, non serve altro.

Sarà facile capire il valore di quel vento: prova il gusto del Passito di Pantelleria Ben Ryé.

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